Negli anni 90, il fisico italiano Cesare Marchetti, teorizzò e creò una costante, oggi nota come “Costante di Marchetti”. Lui teorizzò che nonostante l’evoluzione tecnologica e industriale, avvenuta nel corso dei secoli, le persone si organizzano per avere un tragitto casa-lavoro non superiore ai 30 minuti e questo non è cambiato mai nel corso dei secoli, da Roma antica a oggi.
La dimostrazione di questa teoria risiede nello sviluppo delle città, dal 1000 A.C. ad oggi. Prima della nascita dei moderni mezzi di trasporto le persone si muovevano prevalentemente a piedi: i lavoratori dell’antichità e del Medioevo facevano il tragitto casa-lavoro e viceversa camminando e quindi le città non si svilupparono di molto oltre al centro città, di circa 2 miglia (3,22 Km circa) secondo questa teoria. Questa distribuzione è evidente in città come Roma appunto, ma anche Parigi, Praga e Vienna, tutte con un centro storico concentrato in questo raggio.
Con la rivoluzione industriale e la conseguente nascita dei moderni mezzi di trasporto, in particolare quelli a vapore, le città si sono allargate ed espanse sempre di più, permettendo ai propri cittadini di poter risiedere sempre più distanti dal centro città.
Oggi, il nostro modo di lavorare, la tecnologia e le infrastrutture sono destinate a cambiare ancora, e a trasformare nuovamente le città: la crisi attuale del Covid-19 è considerata un ulteriore acceleratore di questo processo.
Oggi in tanti si chiedono: come saranno le città del futuro?